La gestione dei corrispettivi telematici per i bed and breakfast

Chi gestisce occasionalmente un Bed and Breakfast non ha alcun obbligo di rilasciare un documento ai fini fiscali, ma continuerà a compilare una semplice ricevuta da consegnare al cliente...
B&B

Chi gestisce occasionalmente un Bed and Breakfast non ha alcun obbligo di rilasciare un documento ai fini fiscali, ma continuerà a compilare una semplice ricevuta da consegnare al cliente, con l’unica accortezza di applicare una marca da bollo da 2 euro nel caso in cui la tariffa fosse superiore ai 77,47 euro.

In tutti gli altri casi invece si rende necessario l’invio elettronico dei corrispettivi giornalieri all’Agenzia delle Entrate e il rilascio del documento commerciale all’ospite, in forma cartacea o digitale.

Con le normative entrate in vigore lo scorso gennaio 2020, sulla fatturazione elettronica e la progressiva scomparsa del classico scontrino fiscale in forma cartacea, anche le strutture ricettive e i B&B si sono dovuti adeguare. In realtà, la riforma riguarda esclusivamente i titolari di attività esercitate in maniera professionale, quindi con regolare partita IVA.

Le novità sui corrispettivi elettronici (scontrino elettronico) riguardano le imprese ricettive turistiche professionali, che vanno dal semplice affittacamere fino a B&B, hotel e alberghi. Chi gestisce B&B occasionali o strutture di piccole dimensioni non dovrà certo perdere tempo per adeguarsi, e nemmeno agire in modo avventato acquistando, ad esempio, un registratore di cassa telematico, che potrebbe risultare del tutto superfluo e fin troppo oneroso per la gestione di tali attività.

Infatti, anche chi deve adeguarsi alla nuova realtà ha finalmente la possibilità di scegliere servizi innovativi e flessibili, come la App di CassaDigitale che consente la gestione contabile dell’attività e la sicurezza di avere a disposizione un registro di mancato funzionamento, in caso di mancanza di connessione.

L’obbligo dello scontrino elettronico è in vigore già dal 1° luglio 2019, ma solo per attività con fatturato superiore ai 400.000 euro. A partire dal 1° gennaio 2020 l’onere è stato esteso anche a tutte le strutture ricettive turistiche professionali, indipendentemente dal volume d’affari generato.

Ciò comporta che non è più sufficiente emettere una ricevuta fiscale in forma cartacea e aggiornare il registro dei corrispettivi (che potrà essere quindi soppresso), ma l’onere sarà quello di essere in grado di inviare al Fisco, attraverso internet, i dati dei corrispettivi giorno per giorno. Al cliente sarà sufficiente rilasciare un documento commerciale che serva per certificare l’avvenuto pagamento.

L’adeguamento richiesto dal Fisco è più che altro tecnologico e prevede l’installazione di un registratore telematico o l’eventuale modifica di un vecchio modello esistente qualora fosse tecnicamente possibile, ma pur sempre si tratta di scelte costose. Oppure optare per l’utilizzo di appositi software come CassaDigitale disponibile su Play Store e App Store. Con questa App il titolare dovrà solo preoccuparsi di avere una connessione ad internet funzionante per la trasmissione dei dati, che sarà contestuale alla generazione dello scontrino elettronico, verso i server dell’Agenzia delle Entrate.

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